In Italia è il più conosciuto e pregiato tartufo che può presentarsi in ammassi carnosi di dimensioni anche molto grandi, piuttosto irregolari, gibbosi, a forma di patata con superficie quasi liscia, di colore chiaro pallido da giallo fino a giallo-ocra, con qualche sfumatura rosata o anche verdastra.
La carne interna, detta gleba, è color bianco ad aspetto marmorizzato e assume con l’età colorazione a macchie rossastre su fondo grigio.
E’ solcata da vene bianche.
Caratteristiche organolettiche e di habitat:
Emana un odore fortissimo quasi di aglio o di formaggio avariato.
Cresce molto profondo nel terreno, in simbiosi con alberi di latifoglia, da estate fino a inverno inoltrato, in terreno calcareo.
L’area dove più abbondante è in Piemonte.
In cucina:
E’, almeno per gli italiani, il migliore tartufo dal punto di vista commestibile, ricercatissimo e profumatamente pagato da chi lo usa come aggiunta aromatica.
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