Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca)

IntroduzioneAmanita virosa, noto comunemente come "Angelo distruttore", è uno dei funghi più velenosi al mondo. Appartiene alla famiglia delle Amanitaceae ed è molto simile ad altre specie di Amanita...

A cura di Redazione
20 agosto 2024 11:11
Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca) -
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Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca)
Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca)

Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca)
Amanita virosa (Angelo distruttore, Tignosa velenosa, Amanita velenosa bianca)

Introduzione

Amanita virosa, noto comunemente come "Angelo distruttore", è uno dei funghi più velenosi al mondo. Appartiene alla famiglia delle Amanitaceae ed è molto simile ad altre specie di Amanita mortali, come Amanita phalloides e Amanita verna. La sua ingestione può causare gravi intossicazioni fatali, poiché contiene potenti tossine epatotossiche.

Nome scientifico

Il nome scientifico attuale del fungo è Amanita virosa.

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Amanitaceae
  • Genere: Amanita
  • Specie: Amanita virosa

Fonte: MycoBank

Nomi comuni

Il Amanita virosa è comunemente chiamato "Angelo distruttore" per la sua tossicità mortale. Altri nomi includono "Tignosa velenosa" e "Amanita velenosa bianca".

Commestibilità

Il Amanita virosa è altamente tossico e considerato letale. L'ingestione di piccole quantità può causare gravi intossicazioni con esiti fatali. Le tossine presenti, come le amatossine, sono estremamente dannose per il fegato, portando a insufficienza epatica se non trattate in tempo. È fondamentale evitare il consumo di questo fungo.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso o piano, di colore bianco puro, con un diametro di 5-12 cm. La superficie è liscia, a volte con piccole verruche o squame bianche.
  • Lamelle: Bianche, fitte e libere dal gambo.
  • Gambo: Bianco, cilindrico e slanciato, con un anello membranoso e una volva ampia alla base.
  • Spore: Bianche in massa, di forma ellissoidale.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il sapore e l'odore del Amanita virosa sono generalmente sgradevoli, descritti come leggermente acidi. Cresce nei boschi umidi di conifere e latifoglie, preferendo terreni acidi e ricchi di humus, soprattutto in ambienti montani o collinari.

Distribuzione geografica

Il Amanita virosa è diffuso in Europa, Nord America e Asia. Si trova prevalentemente nelle regioni temperate, crescendo in simbiosi con alberi di latifoglie e conifere.

Stagionalità

Fruttifica dalla tarda estate fino all'autunno, con picchi di crescita tra luglio e ottobre.

Possibili Confusioni

Il Amanita virosa può essere facilmente confuso con altre specie di Amanita, tra cui Amanita verna e Amanita phalloides, entrambe mortali. È importante non confonderlo con funghi commestibili come il Tricholoma georgii (prugnolo) o il Calocybe gambosa, che condividono il colore bianco ma sono completamente diversi nella morfologia.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Amanita virosa contiene potenti tossine epatotossiche, tra cui le amatossine, che attaccano il fegato e i reni. L'ingestione può causare sintomi gastrointestinali entro 6-12 ore, seguiti da gravi danni epatici e potenzialmente la morte se non trattata tempestivamente. Non ha usi medicinali. Per ulteriori informazioni, consulta PubMed.

Metodo di coltivazione

Il Amanita virosa non è coltivabile, poiché cresce solo in simbiosi micorrizica con alberi specifici. È una specie che si trova esclusivamente in natura.

Storia, usi tradizionali e curiosità

L'Amanita virosa non ha usi tradizionali a causa della sua elevata tossicità. È spesso citato nelle guide micologiche come uno dei funghi più pericolosi da evitare. Il nome "Angelo distruttore" è un chiaro riferimento alla sua letalità.

In cucina

Il Amanita virosa non deve assolutamente essere utilizzato in cucina a causa della sua tossicità letale. Anche l'ingestione di una piccola quantità può provocare gravi intossicazioni con danni permanenti agli organi interni. È fondamentale evitare il consumo di questo fungo e saperlo riconoscere.

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