Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso)

IntroduzioneIl Boletus dupainii è un fungo micorrizico appartenente alla famiglia delle Boletaceae. È noto per i suoi colori vivaci, con un cappello rosso acceso e pori gialli, che lo rendono visibile...

A cura di Redazione
20 agosto 2024 11:38
Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso) -
Condividi

Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso)
Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso)

Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso)
Boletus dupainii (Porcino di Dupain, Boleto rosso)

Introduzione

Il Boletus dupainii è un fungo micorrizico appartenente alla famiglia delle Boletaceae. È noto per i suoi colori vivaci, con un cappello rosso acceso e pori gialli, che lo rendono visibile nel sottobosco. Questo fungo è relativamente raro e cresce principalmente in foreste di latifoglie in simbiosi con querce e castagni.

Nome scientifico

Il nome scientifico del fungo è Boletus dupainii, ma può essere trovato anche sotto il nome Rubinoboletus dupainii in alcune classificazioni più datate.

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Boletales
  • Famiglia: Boletaceae
  • Genere: Boletus
  • Specie: Boletus dupainii

Fonte: MycoBank

Nomi comuni

Il Boletus dupainii è comunemente chiamato "Porcino di Dupain" o "Boleto rosso", per il colore caratteristico del suo cappello.

Commestibilità

Il Boletus dupainii è considerato non commestibile e potenzialmente tossico. Il suo consumo può provocare disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. A causa della sua rarità e della possibile tossicità, si consiglia di non raccoglierlo a fini alimentari.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso, di colore rosso acceso o rosso sangue, con una superficie vellutata o liscia. Può raggiungere un diametro di 5-12 cm.
  • Imenoforo: I pori sono gialli nei giovani esemplari, tendenti al giallo-olivastro con l’età. Virano al blu se toccati.
  • Gambo: Robusto e cilindrico, di colore giallo brillante, spesso decorato da macchie rosse alla base.
  • Spore: Spore ellissoidali di colore marrone in massa.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il sapore del Boletus dupainii è amaro, ma non dovrebbe essere assaggiato a causa della sua tossicità. Cresce in simbiosi con alberi di latifoglie come querce e castagni, in terreni calcarei e ben drenati. Predilige le foreste di montagna e di collina, ma è abbastanza raro da trovare.

Distribuzione geografica

Il Boletus dupainii è diffuso principalmente in Europa centrale e meridionale, ma è considerato raro in molte regioni. Si trova in foreste di latifoglie, in particolare nei territori montuosi dell'Italia, Francia e Spagna.

Stagionalità

Il Boletus dupainii fruttifica dalla tarda estate all'inizio dell'autunno, con un picco di crescita tra agosto e ottobre.

Possibili Confusioni

Il Boletus dupainii può essere confuso con altre specie del genere Boletus a cappello rosso, come il Boletus rhodoxanthus o il Boletus satanas. Tuttavia, si distingue per il cappello rosso acceso e i pori gialli che virano al blu al tocco.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Boletus dupainii è considerato tossico e il suo consumo può causare sintomi gastrointestinali. Non sono note proprietà medicinali associate a questa specie. Per ulteriori approfondimenti, consulta la banca dati PubMed.

Metodo di coltivazione

Il Boletus dupainii non è coltivabile su larga scala, poiché è un fungo micorrizico che cresce in simbiosi con latifoglie. La sua coltivazione richiede la presenza di alberi specifici come querce o castagni, e per questo motivo non è adatto alla coltivazione commerciale.

Storia, usi tradizionali e curiosità

Il Boletus dupainii non è mai stato utilizzato per scopi alimentari o medicinali, dato che è un fungo raro e potenzialmente tossico. Il suo aspetto colorato lo rende un soggetto interessante per i fotografi naturalisti e i micologi amatoriali. Essendo un fungo raro, è protetto in alcune regioni europee.

In cucina

Il Boletus dupainii non deve essere utilizzato in cucina a causa della sua tossicità. Il suo aspetto attraente potrebbe ingannare i raccoglitori inesperti, ma il consumo può causare disturbi gastrointestinali gravi, pertanto è fortemente sconsigliato raccoglierlo a fini alimentari.

Segui FungoCenter