Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe)

IntroduzioneClitocybe olearia, oggi noto come Omphalotus olearius, è un fungo tossico appartenente alla famiglia delle Omphalotaceae. È noto per il suo colore arancione brillante e per la bioluminesce...

A cura di Redazione
20 agosto 2024 12:01
Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe) -
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Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe)
Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe)

Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe)
Omphalotus olearius (Funghi dell'ulivo, Funghi delle streghe)

Introduzione

Clitocybe olearia, oggi noto come Omphalotus olearius, è un fungo tossico appartenente alla famiglia delle Omphalotaceae. È noto per il suo colore arancione brillante e per la bioluminescenza delle lamelle, visibile in condizioni di buio. Cresce comunemente su ceppi e radici di latifoglie, in particolare querce e ulivi.

Nome scientifico

Il nome scientifico attuale del fungo è Omphalotus olearius (precedentemente Clitocybe olearia).

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Omphalotaceae
  • Genere: Omphalotus
  • Specie: Omphalotus olearius

Fonte: GBIF

Nomi comuni

Questo fungo è comunemente conosciuto come "Funghi dell'ulivo" o "Funghi delle streghe".

Commestibilità

Il Omphalotus olearius è tossico e non commestibile. Contiene tossine che causano gravi disturbi gastrointestinali, tra cui crampi, vomito e diarrea. Il consumo di questo fungo può essere pericoloso, e il suo aspetto simile al Cantharellus cibarius (Gallinaccio) porta spesso a errori fatali nella raccolta.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso, poi appiattito, di colore arancione brillante o rossastro, con margini ondulati. Il diametro può variare tra 5 e 15 cm.
  • Lamelle: Decorrenti, fitte, di colore arancione o giallastro, con proprietà bioluminescenti visibili in condizioni di buio.
  • Gambo: Solido, cilindrico, di colore arancio-giallastro, spesso curvato alla base.
  • Spore: Di colore biancastro in massa, ellissoidali.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il fungo ha un odore lieve e fruttato, ma è altamente tossico e non deve essere ingerito. Cresce su ceppi, radici o tronchi di alberi come querce, ulivi e castagni, formando spesso grandi gruppi. Predilige aree boschive e ricche di umidità.

Distribuzione geografica

Il Omphalotus olearius è diffuso in tutta Europa, soprattutto nelle regioni mediterranee, e in Nord America. È comune nelle zone costiere e collinari dove sono presenti ulivi e querce.

Stagionalità

Fruttifica dall'estate fino alla fine dell'autunno, con una maggiore presenza nei mesi di settembre e ottobre.

Possibili Confusioni

Il Omphalotus olearius è spesso confuso con il Cantharellus cibarius (Gallinaccio), che è commestibile. Tuttavia, si distingue per le lamelle bioluminescenti e per la forma più allungata del gambo. È essenziale fare molta attenzione per evitare errori nella raccolta.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Omphalotus olearius è altamente tossico. Contiene composti chiamati illudine, responsabili di gravi sintomi gastrointestinali che possono durare fino a 48 ore. Non è conosciuto per avere proprietà medicinali e non deve essere consumato.

Metodo di coltivazione

Il Omphalotus olearius non è coltivato per uso commerciale o culinario a causa della sua tossicità. Cresce spontaneamente in natura, specialmente nei boschi di latifoglie su radici e tronchi.

Storia, usi tradizionali e curiosità

Non ha usi tradizionali o culinari a causa della sua tossicità. Tuttavia, la sua bioluminescenza ha attratto interesse, rendendolo un oggetto di studio per la scienza e una curiosità per gli appassionati di funghi. È chiamato anche "fungo delle streghe" per questa sua caratteristica unica.

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