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Tesserino unico per la raccolta funghi in Lombardia: le critiche dei Comuni ed il percorso per la sua adozione

Tesserino unico per la raccolta funghi in Lombardia: le critiche dei Comuni ed il percorso per la sua adozione

A fine Dicembre 2014, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni annunciò un tesserino unico per la raccolta dei funghi, gratuito e valido per 5 anni su tutto il territorio lombardo, in attuazione della Legge di Bilancio approvata dal Consiglio regionale. La notizia è subito rimbalzata in tutte le testate giornalistiche ed ha suscitato parecchio interesse e curiosità da parte dei fungaioli dei luoghi interessati.

Tutt’oggi il nuovo regolamento non è ancora entrato in vigore e dovrà passare il confronto tra la Commissione Consilare ed il Consiglio delle Autonomie Locali, che impiegherà ancora qualche mese, probabilmente appena in tempo per la prossima stagione.

La notizia peggiore sta però nel fatto che, anche se il nuovo regolamento dovesse definitivamente passare, non obbligherebbe gli enti locali ad adeguarsi, ma darebbe la possibilità a comuni e comunità montane, qualora intendessero farlo, di poter “subordinare la raccolta dei funghi sul proprio territorio al possesso di un apposito tesserino regionale”, rinunciando ad emetterne uno proprio.

Non sono mancate le critiche da parte degli amministratori comunali, che a causa di questo provvedimento vedrebbero venir meno la propria autonomia economica, spesso utilizzata per la manutenzione del territorio e dei sentieri. In particolare i comuni più agguerriti sono quelli della Valle dell’Olmo (Val Brembana), area tra le più frequentate dai fungaioli che gestiscono da anni in modo associato, tramite il Consorzio forestale, la regolamentazione della raccolta, con un tesserino giornaliero ed uno stagionale.

Vi aggiorneremo non appena sul sito della Regione Lombardia, alla conclusione del procedimento, saranno pubblicati l’elenco dei comuni che avranno aderito e maggiori dettagli sul nuovo regolamento.

Via: ecodibergamo e varesenews

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